lunedì 27 agosto 2007

Aggiornato il capitolo primo

1 - INQUADRAMENTO DELL’AREA DI STUDIO

Figura 2 - Mappa della cartografia della Regione del Veneto con i confini delle diverse province e l’indicazione dell’area di studio.

L'area di studio si trova nel Veneto e precisamente nella provincia di Vicenza, nella zona posta a sud della città di Vicenza. L’area riguarda la fascia collinare che dalla città di Vicenza si estende fino al confine provinciale meridionale, tra due fasce pianeggianti che separano i Berici dai monti Lessini ad ovest e dai Colli Euganei ad est. Le colline sono costituite geologicamente da rocce calcaree e sono caratterizzate da una morfologia carsica che presenta diverse forme superficiali (doline, valli secche). Sono varie le cavità ipogee rilevate. Sotto l’aspetto vegetazionale il paesaggio dei Monti Berici è caratterizzato da una vasta copertura di tipo forestale. Questa è prevalentemente costituita da presenza boschiva di Carpino nero (Ostrieti). Nel versante sud-occidentale sono presenti oasi xerotermiche che ospitano vegetazione sub-mediterranea, mentre nell’area dei versanti meno esposti e anche negli impluvi caratterizzati dal suolo maggiormente profondo si incontrano aree boschive miste. Sono presenti il Castagno e aree boschive di tipo misto con specie maggiormente mesofile come il Tiglio, il Carpino bianco e la Rovere. Le aree coltivate sono presenti nelle zone dove la morfologia è caratterizzata da una struttura del territorio meno acclive. Queste aree di territorio sono coltivate e sono presenti vitigni, ortaggi, cereali ed in maniera piu’ diffusa prati. Sussiste una diffusione anche di frutteti ed oliveti.
Figura 3 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio

L’area montuosa denominata "Monti Berici" costituisce un elemento isolato che caratterizza quella porzione di pianura sita a meridione di Vicenza. Questo elemento isolato e quindi una cuspide caratteristica che ben denota l'area che si trova distinta ad occidente a nord ovest dell'area della Lessinia e a oriente sud-est dell'area dei colli Euganei. I monti berici hanno una forma quadra angolare ed assumono dei limiti di tipo irregolare con la circostante zone di pianura. Essi si sviluppano, secondo la direzione sud est Nord ovest per quasi 26 chilometri.


Figura 4 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio
Figura 5 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio


Figura 6 - Mappa della cartografia originale desunta dalla CTR della Regione Veneto allegata al libro “ I Casotti di Pietra”
Figura 7 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM in scala 1:50.000
Figura 8 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM in scala 1:25.000
Figura 9 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM con sovrapposizione dell’ortofoto in scala 1:100.000








Figura 10 – Ortofoto in verticale dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e la rete di collegamento desunta da Google Earth
Figura 11 – Ortofoto dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e morfologia delle asperità montuose desunta da Google Earth


Inquadramento geografico ed ubicazione – Collocazione dell’area oggetto di studio, vie di accesso, idrografia, presenze antropiche
La collocazione dell’area oggetto di studio e’ quella conosciuta come “Area Berica”. L’ area geografica e’ ben circoscritta e comprende diversi comuni: Arcugnano, Longare, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Villaga, San Germano dei Berici, Alonte, Lonigo, Sarego, Grancona, Brendola, Altavilla.
Figura 12 – Ortofoto in sovrapposizione con la CTR non in scala dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e la rete di collegamento desunta dalla cartografia della Regione del Veneto
Il comprensorio oggetto di studio e’ situato a sud sud-ovest del capoluogo e l’area compresa, nello specifico, è rappresentata nella figura seguente:
Figura 13 – Ortofoto dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati, la morfologia delle asperità montuose con l’indicazione dei monti principali e l’area del comprensorio desunta da Google Earth

L'area oggetto di studio si trova a sud ovest di Vicenza e piu' precisamente a 7,40 Km dal Lago di Fimon (Misura espressa dai due baricentri) e circa 16,20 Km dal centro della città di Vicenza. Sotto l’aspetto dell’inquadramento della carta tecnica regionale l’area oggetto di ricerca comprende 4quattro fogli di CTR così come sotto distinti nella tabella sinottica e come rappresentati dalla fonte (sito web della Regione Veneto) da cui la cartografia è estratta.

Codice Mappa CTR
Nome identificativo
Prodotto DXF
Prodotto SHP
146034
Toara
Ovest
Ovest
146021
Villa del Ferro
Ovest
Ovest
125153
Barbarano Vicentino
Ovest
Ovest
125142
San Germano dei Berici
Ovest
Ovest
Figura 14 – Tabella sinottica relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto

125142 San Germano dei Berici






125153 Barbarano Vicentino







146021 Villa del Ferro







146034 Toara


Figura 15 – Tabella sinottica relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto adottata nella ricerca e nella predisposizione del GIS e del Webgis

Figura 16 – Tavola relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto ed alla sua composizione geografica. Si notino i fogli attigui a quelli principali usati nel gis e webgis, in senso orario, in colore nero, ocra, marroncino, ciano.
1.1 - Caratteristiche geografiche generali ( clima, geografia descrittiva dell’area di interesse, uso del suolo, insediamenti con inserimento nel contesto provinciale
Le caratteristiche geografiche generali dell'area oggetto di studio sono quelle tipiche dei colli berici. La zona è un'area posta a sud del capoluogo, la città di Vicenza. L'area si distingue nettamente per la sua forma caratteristica che richiama il parallelogramma.La zona oggetto di studio, piu' in particolare occupa una parte dell'area montuosa dei Berici.Figura 17 – Carta Tecnica Regionale, porzione dell’area oggetto di studio con indicazione delle isoipse stralcio eseguito con il sofware opensource Qgis
1.2 - Caratteristiche geomorfologiche

L’area dei Colli Berici si è formata sul fondale di un antichissimo mare. La sua formazione si è protratta nell''arco di oltre cento milioni di anni. L’area risalta in maniera netta nella parte meridionale di Vicenza, sulla pianura alluvionale, con forma di parallelogramma. L’asse maggiore di questo poligono è orientato in direzione nord/nordest sud/sudovest è lungo circa 24 km, e l’intera area ha superficie complessiva di circa 165 kmq. Il rilievo si presenta un profilo conformato in modo omogeneo con forma arcuata. E’ assai compatto e non si presenta particolare elevazione sui livelli di pianura. Qualche collina di entità non particolarmente importante fa parte dei Colli Berici e si pone in posizione isolata anche verso settentrione, l’area di collina in Altavilla Vicentina; a ponente, il “Monticello” di Fara nei pressi di Sarego; a levante, le colline di Montegalda, mentre il “Monticello” di Barbarano Vicentino e le sponde collinari in Albettone e Lovertino, posizionate a meridione e a ponente dei Colli Berici, rappresentano la naturale connessione geologica e geografica con l’area euganea e dei colli omonimi. La parte di contorno dei rilievi dell’area berica appare maggiormente interessata da frastagliatura, con forma movimentata sui lati. Questi rilievi sono caratterizzati da un movimento sinuoso, con ampi ritorni e rientranze, con sezioni che si sporgono, con movimenti a promontorio e a valletta e con spine di incisione lungo il fianco, gli scaranti tipici dell’area berica. Bisogna tenere presente che la conformazione dei versanti è sempre caratterizzata da un andamento di tipo rettilineo e dolce. Anche l’aspetto della pendenza è ovunque piuttosto omogenea, anche se appena inframmezzata talvolta da asperità rocciosa. Solo per la zona posta a meridione e ponente, in particolare per l’area posta tra San Donato di Villaga e Costozza di Longare dove è presente una morfologia composta da sequenza ininterrotta di pareti rocciose verticali. E’ il caso di osservare a tal proposito la situazione caratteristica nei pressi della località “Lumignano”. Questa caratteristica va addolcendosi sino ad attenuarsi verso meridione e ponente per concludersi esaurendo l’asperità in prossimità della località di San Donato di Villaga. L’altopiano posto alla sommità è specialmente di tipo calcareo. Questa conformazione è composta da una conseguenza di morbide colline dalla dolce ondulazione, caratterizzata da fenomeni vallivi con depressioni e vallette doliniformi caratteristiche del paesaggio di tipo carsico, con presenza di alternanze di declivio e vallette con porzioni dove sono presenti asperità di modesta elevazione. E’ possibile citare come elementi d’interesse il Monte Lungo sito nelle vicinanze di San Giovanni in Monte. Questo rilievo ha una quota modesta, di soltanto 445 metri s.l.m. e rappresenta la quota piu’ elevata del rilievo. Esistono diverse aree vallive piuttosto articolate. Queste sono interessate da uno sviluppo e da ramificazione che influenzano l’intero complesso delle colline. La Val Liona posta a meridione si chiude in modo netto in prossimità dello “Spiazzo e di Pederiva di Grancona” portandosi a dividersi in Valle di Calto e Val dei Gazzo. A ponente è il caso di citare l’estesa area valliva delle Valli di Brendola, delle Valli di San’Agostino, le Valli di Fimon, le prime a settentrione e la seconda a nord-est. A levante si trova il Palù di Mossano, posto e raccolto fra i promontori di San Pancrazio e di Montruglio.

1.2.1 Le sezioni vallive della Val Liona e della Valli di Fimon
I Monti Berici sono quasi divisi in due sezioni dalla Val Liona e dalle Valli di Fimon che con le proprie “testate” si porano quasi a congiungersi in località San Gottardo di Zovencedo. Nella parte centrale del rilievo suddividono quasi in maniera ideale il complesso del rilievo berico. La porzione di territorio posta a ponente è maggiormente contenuta dimensionalmente ed è caratterizzata a settentrione dalla presenza di conformazione assai movimentata. Questa frastagliatura è mossa da diramazioni più o meno vaste in prossimità in località “Altavilla Vicentina” e in Vicenza, mentre proseguendo nelle porzione meridionale si manifesta apertamente la conformazione di altopiano. Questa forma d’altopiano va degradando a partire dalla posizione centrale del rilievo in prossimità delle località di Orgiano e Lonigo con quote che non superano in nessun caso i 300 metri
E’ necessario osservare come l'erosione ha disfatto quasi del tutto le strutture rocciose più recenti. Questo vale soprattutto per quelle di età oligocenica, di modo che le forme di tipo carsisco premono attualmente sui calcari marnosi e friabili dell''Eocene superiore. In questo modo forniscono, in virtu’ della facile erodibilità delle rocce, un caratteristico paesaggio dalla morfologia assai morbida. Al contrario l’area posta a levante è assai massiccia e resta più superiore, con fianchi anche assai scoscesi fin tanto da divenire a piombo, avendo mantenuto parti delle originarie estensioni di spianamento, che gravitano sui calcari oligocenici, in questa parte assai caratteristici.

1.2.2 Carsismo

In ragione della struttura in prevalenza di tipo calcareo e del diffuso carsismo, i Colli Berici risentono di una cronica scarsità idrica in modo specifico nella porzione superiore del rilievo. Questo fenomeno è prevalente proprio sulla dorsale sommitale e pure sui versanti posti a sud. Alla pendici delle colline, e solamente per le zone a quota minore, in coincidenza dell’attraversamento di territorio con terreno scarsamente permeabile compaiono orizzonti sorgentiferi che sostengono in un certo caso, temporanei e limitati flussi idrici, di capacità e portata, di frequente discontinua, è direttamente subordinati dallo stato pluviometrico. Successivamente aver percorso gli alvei degli scaranti, i flussi e corsi d'acqua, conquistata l’area pianeggiante divengono canali con plurima funzione di cogliere l'acqua e irrigare le campagne. Questi scaranti fluiscono fra barriere artificiali, fondendosi successivamente nel complesso idrografico che sbocca al mare. Per ciò che riguarda le zone delle Valli di Sant'Agostino, sul lato nord dei Colli Berici, questa funzione è realizzata dal Rio Cordanello, mentre nell’area delle Valli di Fimon, questo compito è svolto dal canale Debba, che raccoglie pure il flusso idrico proveniente dal torrente Ferrara e in Valle Liona, dal canale omonimo, nel quale si uniscono i molteplici contributi che supportano e garantiscono la bonifica dell' esteso e livellato rientro tra Orgiano e Sossano.

1.2.3 Laghi e reti di canali

La pianura posta a meridione dei colli berici è attualmente fortemente antropizzata. Questa zona pianeggiante è traversata dalla ricca maglia di canalizzazioni. Questo territorio è compreso, grosso modo, a levante dal percorso dei canale denominato “Bigatto” e a ponente e a meridione dalla struttura drografica del canale denominato “Guà-Frassine”. Nella zona interna del comprensorio dei colli, in comune di Arcugnano, il Lago di Fimon è l'ultimo residuo di bacino naturale. Questo successivamente alla sparizione dovuta a casua naturale del laghetto della Granza, che prendeva l’alveo di una dolina tra Lonigo e Orgiano e, soprattutto, dopo l’esaurimento dovuto a cause artificiali del Laghetto della Fontega nelle vicinanze di Arcugnano, e inoltre delle fasce palustri che, esuberanti, attorniavano in epoche precedenti, lungo molteplici versanti, la prominenza collinare: le Acque di Sant''Agostino, il Palù di Brendola, le depressioni vallive tra Barbarano Vicentino e Villaga e il Palù di Mossano.