lunedì 3 settembre 2007
Aggiornamento
Tutti i files sono stato uploadati solo elencati:
http://tesiwebgis.altervista.org/download/primo%20capitolo.doc
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http://tesiwebgis.altervista.org/download/terzo%20capitolo.doc
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E' possibile effettuare il download cliccando sui link sottostanti (attenzione! usare il tasto destro del mouse e effettuare la scelta salva oggetto con none) per copiare in una cartella del proprio pc i files aggiornati della tesi.
Primo Capitolo
Secondo Capitolo
Terzo Capitolo
Quarto Capitolo
Inoltre ho definitvamente pubblicato anche l'area webgis allegata alle tesi con tutti i manufatti ed il db in rete. La url di pubblicazione del webgis è http://tesiwebgis.altervista.org/alovmap/mydemo.html
venerdì 31 agosto 2007
Aggiornamento del quarto capitolo
giovedì 30 agosto 2007
Aggiornato il terzo capitolo
WEBGIS del CAI
mercoledì 29 agosto 2007
Ridotto e corretto il primo capitolo
martedì 28 agosto 2007
Dimensioni delle tesi ed equilibrio tra le parti
copertina e frontespizio è di 1 pagina
premessa e obiettivi è di 2 pagine
primo capitolo è di 64 pagine
secondo capitolo è di 23 pagine
terzo capitolo è di 48 pagine
quarto capitolo è di 19 pagine
conclusioni è di 2 pagine
bibliografia è di 5 pagine
allegato 1 è di 42 pagine
allegato 2 è di 6 pagine
allegato 3 è di 10 pagine
allegato 4 è di 1 pagina
allegato CD ROM con GIS, contenuto database del webgis e tavole.
lunedì 27 agosto 2007
Aggiornato il capitolo primo
Figura 2 - Mappa della cartografia della Regione del Veneto con i confini delle diverse province e l’indicazione dell’area di studio.
L'area di studio si trova nel Veneto e precisamente nella provincia di Vicenza, nella zona posta a sud della città di Vicenza. L’area riguarda la fascia collinare che dalla città di Vicenza si estende fino al confine provinciale meridionale, tra due fasce pianeggianti che separano i Berici dai monti Lessini ad ovest e dai Colli Euganei ad est. Le colline sono costituite geologicamente da rocce calcaree e sono caratterizzate da una morfologia carsica che presenta diverse forme superficiali (doline, valli secche). Sono varie le cavità ipogee rilevate. Sotto l’aspetto vegetazionale il paesaggio dei Monti Berici è caratterizzato da una vasta copertura di tipo forestale. Questa è prevalentemente costituita da presenza boschiva di Carpino nero (Ostrieti). Nel versante sud-occidentale sono presenti oasi xerotermiche che ospitano vegetazione sub-mediterranea, mentre nell’area dei versanti meno esposti e anche negli impluvi caratterizzati dal suolo maggiormente profondo si incontrano aree boschive miste. Sono presenti il Castagno e aree boschive di tipo misto con specie maggiormente mesofile come il Tiglio, il Carpino bianco e la Rovere. Le aree coltivate sono presenti nelle zone dove la morfologia è caratterizzata da una struttura del territorio meno acclive. Queste aree di territorio sono coltivate e sono presenti vitigni, ortaggi, cereali ed in maniera piu’ diffusa prati. Sussiste una diffusione anche di frutteti ed oliveti.
Figura 3 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio
L’area montuosa denominata "Monti Berici" costituisce un elemento isolato che caratterizza quella porzione di pianura sita a meridione di Vicenza. Questo elemento isolato e quindi una cuspide caratteristica che ben denota l'area che si trova distinta ad occidente a nord ovest dell'area della Lessinia e a oriente sud-est dell'area dei colli Euganei. I monti berici hanno una forma quadra angolare ed assumono dei limiti di tipo irregolare con la circostante zone di pianura. Essi si sviluppano, secondo la direzione sud est Nord ovest per quasi 26 chilometri.
Figura 4 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio
Figura 5 - Mappa della cartografia della Provincia di Vicenza con indicazione dell’area di studio
Figura 6 - Mappa della cartografia originale desunta dalla CTR della Regione Veneto allegata al libro “ I Casotti di Pietra”
Figura 7 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM in scala 1:50.000
Figura 8 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM in scala 1:25.000
Figura 9 – Estratto non in scala della zona desunto dalla cartografia originale IGM con sovrapposizione dell’ortofoto in scala 1:100.000
Figura 10 – Ortofoto in verticale dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e la rete di collegamento desunta da Google Earth
Figura 11 – Ortofoto dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e morfologia delle asperità montuose desunta da Google Earth
Inquadramento geografico ed ubicazione – Collocazione dell’area oggetto di studio, vie di accesso, idrografia, presenze antropiche
La collocazione dell’area oggetto di studio e’ quella conosciuta come “Area Berica”. L’ area geografica e’ ben circoscritta e comprende diversi comuni: Arcugnano, Longare, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Villaga, San Germano dei Berici, Alonte, Lonigo, Sarego, Grancona, Brendola, Altavilla.
Figura 12 – Ortofoto in sovrapposizione con la CTR non in scala dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati e la rete di collegamento desunta dalla cartografia della Regione del Veneto
Il comprensorio oggetto di studio e’ situato a sud sud-ovest del capoluogo e l’area compresa, nello specifico, è rappresentata nella figura seguente:
Figura 13 – Ortofoto dell’area oggetto di studio con indicazione dei comuni amministrativi interessati, la morfologia delle asperità montuose con l’indicazione dei monti principali e l’area del comprensorio desunta da Google Earth
L'area oggetto di studio si trova a sud ovest di Vicenza e piu' precisamente a 7,40 Km dal Lago di Fimon (Misura espressa dai due baricentri) e circa 16,20 Km dal centro della città di Vicenza. Sotto l’aspetto dell’inquadramento della carta tecnica regionale l’area oggetto di ricerca comprende 4quattro fogli di CTR così come sotto distinti nella tabella sinottica e come rappresentati dalla fonte (sito web della Regione Veneto) da cui la cartografia è estratta.
Codice Mappa CTR
Nome identificativo
Prodotto DXF
Prodotto SHP
146034
Toara
Ovest
Ovest
146021
Villa del Ferro
Ovest
Ovest
125153
Barbarano Vicentino
Ovest
Ovest
125142
San Germano dei Berici
Ovest
Ovest
Figura 14 – Tabella sinottica relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto
125142 San Germano dei Berici
125153 Barbarano Vicentino
146021 Villa del Ferro
146034 Toara
Figura 15 – Tabella sinottica relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto adottata nella ricerca e nella predisposizione del GIS e del Webgis
Figura 16 – Tavola relativa alla cartografia CTR della Regione del Veneto ed alla sua composizione geografica. Si notino i fogli attigui a quelli principali usati nel gis e webgis, in senso orario, in colore nero, ocra, marroncino, ciano.
1.1 - Caratteristiche geografiche generali ( clima, geografia descrittiva dell’area di interesse, uso del suolo, insediamenti con inserimento nel contesto provinciale
Le caratteristiche geografiche generali dell'area oggetto di studio sono quelle tipiche dei colli berici. La zona è un'area posta a sud del capoluogo, la città di Vicenza. L'area si distingue nettamente per la sua forma caratteristica che richiama il parallelogramma.La zona oggetto di studio, piu' in particolare occupa una parte dell'area montuosa dei Berici.Figura 17 – Carta Tecnica Regionale, porzione dell’area oggetto di studio con indicazione delle isoipse stralcio eseguito con il sofware opensource Qgis
1.2 - Caratteristiche geomorfologiche
L’area dei Colli Berici si è formata sul fondale di un antichissimo mare. La sua formazione si è protratta nell''arco di oltre cento milioni di anni. L’area risalta in maniera netta nella parte meridionale di Vicenza, sulla pianura alluvionale, con forma di parallelogramma. L’asse maggiore di questo poligono è orientato in direzione nord/nordest sud/sudovest è lungo circa 24 km, e l’intera area ha superficie complessiva di circa 165 kmq. Il rilievo si presenta un profilo conformato in modo omogeneo con forma arcuata. E’ assai compatto e non si presenta particolare elevazione sui livelli di pianura. Qualche collina di entità non particolarmente importante fa parte dei Colli Berici e si pone in posizione isolata anche verso settentrione, l’area di collina in Altavilla Vicentina; a ponente, il “Monticello” di Fara nei pressi di Sarego; a levante, le colline di Montegalda, mentre il “Monticello” di Barbarano Vicentino e le sponde collinari in Albettone e Lovertino, posizionate a meridione e a ponente dei Colli Berici, rappresentano la naturale connessione geologica e geografica con l’area euganea e dei colli omonimi. La parte di contorno dei rilievi dell’area berica appare maggiormente interessata da frastagliatura, con forma movimentata sui lati. Questi rilievi sono caratterizzati da un movimento sinuoso, con ampi ritorni e rientranze, con sezioni che si sporgono, con movimenti a promontorio e a valletta e con spine di incisione lungo il fianco, gli scaranti tipici dell’area berica. Bisogna tenere presente che la conformazione dei versanti è sempre caratterizzata da un andamento di tipo rettilineo e dolce. Anche l’aspetto della pendenza è ovunque piuttosto omogenea, anche se appena inframmezzata talvolta da asperità rocciosa. Solo per la zona posta a meridione e ponente, in particolare per l’area posta tra San Donato di Villaga e Costozza di Longare dove è presente una morfologia composta da sequenza ininterrotta di pareti rocciose verticali. E’ il caso di osservare a tal proposito la situazione caratteristica nei pressi della località “Lumignano”. Questa caratteristica va addolcendosi sino ad attenuarsi verso meridione e ponente per concludersi esaurendo l’asperità in prossimità della località di San Donato di Villaga. L’altopiano posto alla sommità è specialmente di tipo calcareo. Questa conformazione è composta da una conseguenza di morbide colline dalla dolce ondulazione, caratterizzata da fenomeni vallivi con depressioni e vallette doliniformi caratteristiche del paesaggio di tipo carsico, con presenza di alternanze di declivio e vallette con porzioni dove sono presenti asperità di modesta elevazione. E’ possibile citare come elementi d’interesse il Monte Lungo sito nelle vicinanze di San Giovanni in Monte. Questo rilievo ha una quota modesta, di soltanto 445 metri s.l.m. e rappresenta la quota piu’ elevata del rilievo. Esistono diverse aree vallive piuttosto articolate. Queste sono interessate da uno sviluppo e da ramificazione che influenzano l’intero complesso delle colline. La Val Liona posta a meridione si chiude in modo netto in prossimità dello “Spiazzo e di Pederiva di Grancona” portandosi a dividersi in Valle di Calto e Val dei Gazzo. A ponente è il caso di citare l’estesa area valliva delle Valli di Brendola, delle Valli di San’Agostino, le Valli di Fimon, le prime a settentrione e la seconda a nord-est. A levante si trova il Palù di Mossano, posto e raccolto fra i promontori di San Pancrazio e di Montruglio.
1.2.1 Le sezioni vallive della Val Liona e della Valli di Fimon
I Monti Berici sono quasi divisi in due sezioni dalla Val Liona e dalle Valli di Fimon che con le proprie “testate” si porano quasi a congiungersi in località San Gottardo di Zovencedo. Nella parte centrale del rilievo suddividono quasi in maniera ideale il complesso del rilievo berico. La porzione di territorio posta a ponente è maggiormente contenuta dimensionalmente ed è caratterizzata a settentrione dalla presenza di conformazione assai movimentata. Questa frastagliatura è mossa da diramazioni più o meno vaste in prossimità in località “Altavilla Vicentina” e in Vicenza, mentre proseguendo nelle porzione meridionale si manifesta apertamente la conformazione di altopiano. Questa forma d’altopiano va degradando a partire dalla posizione centrale del rilievo in prossimità delle località di Orgiano e Lonigo con quote che non superano in nessun caso i 300 metri
E’ necessario osservare come l'erosione ha disfatto quasi del tutto le strutture rocciose più recenti. Questo vale soprattutto per quelle di età oligocenica, di modo che le forme di tipo carsisco premono attualmente sui calcari marnosi e friabili dell''Eocene superiore. In questo modo forniscono, in virtu’ della facile erodibilità delle rocce, un caratteristico paesaggio dalla morfologia assai morbida. Al contrario l’area posta a levante è assai massiccia e resta più superiore, con fianchi anche assai scoscesi fin tanto da divenire a piombo, avendo mantenuto parti delle originarie estensioni di spianamento, che gravitano sui calcari oligocenici, in questa parte assai caratteristici.
1.2.2 Carsismo
In ragione della struttura in prevalenza di tipo calcareo e del diffuso carsismo, i Colli Berici risentono di una cronica scarsità idrica in modo specifico nella porzione superiore del rilievo. Questo fenomeno è prevalente proprio sulla dorsale sommitale e pure sui versanti posti a sud. Alla pendici delle colline, e solamente per le zone a quota minore, in coincidenza dell’attraversamento di territorio con terreno scarsamente permeabile compaiono orizzonti sorgentiferi che sostengono in un certo caso, temporanei e limitati flussi idrici, di capacità e portata, di frequente discontinua, è direttamente subordinati dallo stato pluviometrico. Successivamente aver percorso gli alvei degli scaranti, i flussi e corsi d'acqua, conquistata l’area pianeggiante divengono canali con plurima funzione di cogliere l'acqua e irrigare le campagne. Questi scaranti fluiscono fra barriere artificiali, fondendosi successivamente nel complesso idrografico che sbocca al mare. Per ciò che riguarda le zone delle Valli di Sant'Agostino, sul lato nord dei Colli Berici, questa funzione è realizzata dal Rio Cordanello, mentre nell’area delle Valli di Fimon, questo compito è svolto dal canale Debba, che raccoglie pure il flusso idrico proveniente dal torrente Ferrara e in Valle Liona, dal canale omonimo, nel quale si uniscono i molteplici contributi che supportano e garantiscono la bonifica dell' esteso e livellato rientro tra Orgiano e Sossano.
1.2.3 Laghi e reti di canali
La pianura posta a meridione dei colli berici è attualmente fortemente antropizzata. Questa zona pianeggiante è traversata dalla ricca maglia di canalizzazioni. Questo territorio è compreso, grosso modo, a levante dal percorso dei canale denominato “Bigatto” e a ponente e a meridione dalla struttura drografica del canale denominato “Guà-Frassine”. Nella zona interna del comprensorio dei colli, in comune di Arcugnano, il Lago di Fimon è l'ultimo residuo di bacino naturale. Questo successivamente alla sparizione dovuta a casua naturale del laghetto della Granza, che prendeva l’alveo di una dolina tra Lonigo e Orgiano e, soprattutto, dopo l’esaurimento dovuto a cause artificiali del Laghetto della Fontega nelle vicinanze di Arcugnano, e inoltre delle fasce palustri che, esuberanti, attorniavano in epoche precedenti, lungo molteplici versanti, la prominenza collinare: le Acque di Sant''Agostino, il Palù di Brendola, le depressioni vallive tra Barbarano Vicentino e Villaga e il Palù di Mossano.
giovedì 23 agosto 2007
Attivata l'area webgis
sabato 18 agosto 2007
Bibliografia, correzione ed aggiornamento
Sezione bibliografica e link utilizzati per la redazione della tesi
- Lo Spazio Geografico nei GIS, Sistemi Informativi Geografici: concetti, tecnologie ed applicazioni, Scarpa Luigi, 2001. Edizione CUEN srl – 2001 ISBN 88 7146583-0
- Escursioni nei Colli Berici, Alberto Girardi,Cierre Edizioni 2002
Colli Berici Aspetti storici ed ambientali, CAI di Lonigo – Noventa – WWF Lonigo, Giovani Editori, 1988
- Burrogh P.A. 1986 - Principles of geographical information systems for land resource assessment, Clarendon Press, Oxford, U.K, 194pp.- Mogorovich P., Mussio P. 1988 - Automazione del Sistema Informativo territoriale. Elaborazione Automatica dei Dati Geografici, Masson, 1988. p. 503-8 vol. 2- I casotti di Pietra presenze antropiche nei Colli Berici , D. Preto G. Tescari, Blended Editrice 1992
- Procedure di Catasto Numerico Hoepli Augelli Renato e Citro Giuseppe, 1990- Principles of Geographical Information Systems - P. A. Borrough, R. A. McDonnell - Oxford press
- Geologia della Provincia di Vicenza, A. Arcaro – F. Cocco, River Comunication Factory, 2002
- Il Vicentino nelle mappe della Biblioteca Bertoliana, 2007, Il Giornale di Vicenza
- Notiziario Cartografico, supplemento a Venetonotizie n 122 – marzo 1989, supplemento annuale di informazione cartografica. Giunta Regionale del Veneto, 1989
- Lezioni di Topografia parte prima Geodesia, Dipartimento di Georisorse e Territorio, Politecnico di Torino otto editore- Definizione della Topografia, CAPITOLO 1 GENERALITA' E DEFINIZIONI – ELEMENTI DI GEODESIA OPERATIVA da “Lezioni di Topografia” anno accademico 1998 1999 Francesco Resta
- Fondamenti di sistemi informativi geografici - M. Iannilli - Ugo M. A. Schiavoni Schiavoni, TextMat
- Il sistema GPS applicazioni e sviluppi nel rilievo del territorio Collana Ambiente & Territorio Maggioli Editore Leica Geosystem
- Fundamentals of spatial information systems - Laurini, Thompson - Academic Press
- Spatial databases with applications to GIS - Rigaux, Scholl, Voisard- Morgan Kaufmann
- Dispensa Universitaria e materiale CD-ROM rilasciata a corredo dell’incontro “il territorio nella società dell’informazione” da parte del Centro Interregionale – Elementi di Sistemi Informativi Territoriali IUAV 14 maggio 2004
- Principi di topografia - G. Folloni - Patron Editore
- Introduzione ai sistemi informativi geografici - G. Biallo - MondoGIS
- Fundamentals of Geographic Information Systems - M. N. DeMers – Wiley Elements of cartography - Robinson, Morrison, Muehrcke, Kimerling, Guptill - Wiley
- Geographic Information Systems and science - Longley, Goodchild, Maguire, Rhind - Wiley
- The GIS Book - Korte - Onword Press
- Géographie, Tome III (Livres V et VI), Paris 1967 dall'edizione di F. Lassère, Strabon.- Modulo: "Cartografia" realizzato con il materiale tratto dalle lezioni del corso di Cartografia numerica 1 rivolto a studenti del corso di Laurea in Sistemi Informativi Territoriali - Prof. Mario Fondelli IUAV, il modulo è stato redatto da Roberta Rocco e Piera Terone. Con il supporto e il contributo alla realizzazione del Prof. Mario Fondelli.- Manuale Arcpad 6 By Esri Shane Clarke, Craig Greenwald,and Valerie Spalding- “Trasformazioni tra sistemi di coordinate: software disponibili, limiti e potenzialità” – Davide Travaglino Dottorando di Ricerca presso il geoLAB – Laboratorio di Geomatica, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Università degli Studi. Via S. Bonaventura 13, Firenze- “Approccio di un sistema informativo territoriale in un comune inferiore ai 5000 abitanti, approntato in Open Source, Grass: modello comportamentale e buona pratica di attuazione” – Renato Augelli e Ambra Pigato – Roma, 14-15 aprile 2005 Facoltà di Ingegneria dell’Università’ di Roma “La Sapienza” Aula Grande del Chiostro VI Convegno 2005 Utenti Italiani GRASS
Per la predispostone di questa tesi di laurea ho dovuto consultare i seguenti link di sito web italiani e stranieri di cui cito la URL:
- Formati di Export/Import della cartografia catastale vettoriale. La parte relativa alla cartografia catastale è ripresa integralmente dal documento “Formati di Export/Import della cartografia catastale vettoriale” sempre allegato ad ogni estrazione effettuata dall’Ufficio Provinciale del Territorio, Agenzia del Territorio- Intranet dell’Agenzia del Territorio Web - http://intranet.territorio.finanze.it/cartografia_catasto/CCPI_Cartografia/Patrimonio/CCPI_Cartografia_Patrimonio_Master.htmhttp://www.regione.veneto.it/Territorio+ed+Ambiente/Territorio/Cartografia+Regionale/CartaTecnicaRegionale/http://www.vialattea.net/esperti/geo/georef.htmhttps://shop.tatukgis.com/downloads/DownloadList.aspxhttp://www.tatukgis.com/Home/home.aspx
http://it.wikipedia.org/http://it.wikipedia.org/wiki/Grafica_vettorialehttp://www.a9tech.com/.http://www.oziexplorer.comhttp://gis.csi.it/repertorio/v3/pia/SettCart_areadownload.htmhttp://www.sifet.it/http://www.gpscomefare.com/software/recensioni/cartlab/Cartlab1.2.ziphttp://www.gpscomefare.com/software/recensioni/cartlab/Aggiornamento1.2.ziphttp://www.gpscomefare.com/cartografia/scansioni/calibrare_ozi.htmhttp://host.uniroma3.it/docenti/carlucci/Esercitazione1.htmlhttp://www.xcad.it/prodottiaccad/qualitarilievi/trasformazioni.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Geografiahttp://www.glossari.it/glossariogis.html- USGS - GISdata Web MApping Portal http://gisdata.usgs.net/British Geological Survey - Geoscience Data Index http://www.bgs.ac.uk/geoindex/index.htmNational Geographic Atlas of the World - Map Machine Geography Network --http://plasma.nationalgeographic.com/mapmachine/- Archivio Cartografico Geotematico e-Geo: http://www.e-geo.unisi.it/home.aspMinistero dell'Ambiente: Coperture nazionali delle ortofoto digitali AGEA (ex AIMA) e la cartografia raster dell'Istituto Geografico Militare nelle scale 1:1.000.000, 1:250.000, 1:100.000, 1:25.000 http://ww3.atlanteitaliano.it/atlante/default2.htm- Regione Toscana: Sportello Cartografico e Cartografia Geologica http://www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/- Ufficio Informatica Geografica e Statistica della Provincia di Bolzano http://www.provincia.bz.it/informatica/0906/kartografie/- Cartografia Interattiva della Regione Emilia Romagnahttp://www.regione.emilia-romagna.it/carto/reper/defaulta.htm- Portale per la cartografia della Provincia di Padova http://websit.provincia.padova.it/
Riferimenti a GIS free e open source e citazione dei marchi:
Per la predispostone di questa tesi di laurea ho dovuto consultare i seguenti software e pacchetti gis free e open source di cu cito i marchi:
1) GRASS: la sua home page di un ottimo GIS raster sotto licenza open source.
2) PostGIS: un modulo che estende PostgreSQL con il supporto ai dati geografici
3) Mapserver: un ottimo web map server sotto licenza open source
4) JTS, la Java Topology suite, una libreria che consente la gestione e l'analisi di dati vettoriali in Java, e i suoi port verso altri linguaggi, GEOS, il port verso il C++, e Geotools.Net, il port verso il C#.
5) Geotools: una libreria per la costruzione di software GIS in Java
6) Spring: un GIS raster multipiattaforma sviluppato in Brasile. L'interfaccia e parte della documentazione sono in Spagnolo o Portoghese.
7) Geotools: una libreria per la costruzione di software GIS in Java
8) Freegis: una directory di link a software GIS open source e gratuiti, nonchè a dati gratuitamente disponibili in rete
Riferimenti e citazioni bibliografiche, marchi sui prodotti software gis di tipo commerciale o non open source, freeware, free, shareware
Per la predispostone di questa tesi di laurea ho dovuto consultare i siti web ufficiali di:ESRI, il produttore di ARC/INFO, ArcView, ArcGIS, ArcExplorer, SDE e svariati altri software GIS, di Intergraph, produttore della famiglia Geomedia, di MapInfo, di Autodesk, produttore, fra gli altri, di Autodesk Map e MapGuide, di Microimages, dove poter trovare TNT e TNTLite, la versione limitata utilizzata per le esercitazioni utili agli approfondimenti
Corsi e testi on line, riferimenti accademici, citazioni di autori, siti web di ricerca ed università
Per la predispostone di questa tesi di laurea ho dovuto consultare: il sito dedicato all'insegnamento dei sistemi GIS dell'Università di Melbourne. Ho preso spunto dall’eccellente sito dei corsi di cartografica numerica della Professoressa Brovelli, dell’Università di Como. Ho inoltre preso visione del sito di Carlos A. Furuti dove è possibile cercare e trovare immagini e descrizioni di vari sistemi di rappresentazione di cartografia
Profilo dell’autore della Tesi Il Candidato, Candido Renato Augelli Matricola ST00392, Analista di Sistema presso l’Agenzia del Territorio, si è occupato di software nel settore topografico, dal 1989 in qualità di docente tiene corsi in materie topo-cartografiche, ha pubblicato libri tecnici per diverse case editrici, programmatore di sistemi mobile per pocketpc in ambito di rilevamento GPS, analista di sistema, co-docente di CAD-GIS, ha curato la realizzazione di SIT per enti locali ed è coautore del percorso di buona pratica di attuazione presentato all’Università “La Sapienza” nel corso del Convegno Grass 2005.
Corretto definitivamente premessa e obiettivi
La tesi propone la realizzazione di un sistema geografico riguardante un percorso possibile sui Monti Berici, area collinare situata nella parte sud occidentale della provincia di Vicenza. Lo studio si basa sull’analisi della geografia, morfologia, fauna, flora, presenza antropica, economia e approfondimento della cartografia del territorio di una zona della provincia di Vicenza. Il comprensorio montuoso dei Colli Berici e’ rappresentato da un territorio montuoso che comprende diversi comuni amministrativi. I comuni interessati sono : San Germano dei Berici, Zovencedo, Grancona, Villaga, Sossano e Barbarano Vicentino, Mossano, Longare, Nanto. Lo scopo prefisso è la realizzazione di un webgis per la gestione di percorsi naturalistici nell’area berica, realtà territoriale molto interessante sotto il profilo paesaggistico e naturalistico nell’ambito della provincia. Questa zona è stata scelta per il suo interesse naturalistico, geografico e morfologico, ma anche perché è una zona di territorio assai studiata e sulla quale studiosi hanno compiuto ricerche che sono citate nella tesi. Lo scopo del lavoro sperimentale di questa tesi è la realizzazione di un webgis perché sia possibile anche nel futuro una costante azione di aggiornamento delle informazioni legate ai particolari manufatti ed ai percorsi descritti. Uno scopo anche si spinge ad un rinnovato utilizzo del supporto realizzato che favorisca la ricerca. Questo anche perché si crede che ciò comporti un supporto del livello qualitativo della vita che prende spunto dalle attività culturali, sociali e di difesa e conservazione del patrimonio naturale. L’obiettivo del webgis è infatti quello di progettare e gestire una serie di percorsi escursio-naturastistici da inserire nel contesto dei rilievo montuosi nel territorio berico. Il processo di attuazione si basa su due linee principali. La prima è il rispetto rigoroso dell’analisi di uno studio scientifico che si basa sull’analisi dello stato dei luoghi sotto il profilo geografico, morfologico, dell’antropizzazione. La seconda linea è quella che intende la tesi come proposta geografica e cartografica di un territorio montuoso, vista con l’ottica dell’utilizzatore web. Per questo si propone un possibile percorso naturalistico sui monti berici con la redazione di un piano escursionistico per poi progettare un gis e su questa base poi un webgis. La realizzazione di questo studio è l’occasione che ha fornito lo spunto per predisporre uno studio approfondito di tipo geografico, geologico, climatico, naturalistico dell’area montuosa. Questo studio è attuato con questa tesi di laurea attraverso cui potesse anche essere concretamente realizzato lo studio di fattibilità per una serie di percorsi di cui c’è anche una base geografica e scientificamente monitorizzata anche on-line da tutti coloro che intendono avvicinarsi a questo territorio. La scelta è stata suggerita e poi indotta dalla grande varietà delle caratteristiche geografiche climatiche morfologiche storico sociali e biologiche della zona del territorio esaminata. Piu’ precisamente la porzione di territorio presa in esame e quella relativa al gruppo di colline situato nella zona sud occidentale della provincia di Vicenza si è supposto di proporre un percorso naturalistico orientato alla rivalutazione di un'area in cui sono presenti costruzioni denominate "casotti". I percorsi naturalistici scelti sono localizzati intorno al paese di San Gottardo nel comune di Zovencedo, nelle aree dei comuni di Villaga e San germano. Si evidenzia come, anche durante il corso della redazione avvenuto, sia consigliabile effettuare i percorsi naturalistici nel periodo dell'anno che va dal termine dell'inverno alla primavera inoltrata, quando il ciclo di riattivazione e risveglio dell'attività vegetativa non è giunto al massimo vigore. Questo consente di mettere in risalto, in maniera adeguatamente distinta gli aspetti biologici e geologici dell'area. E appena il caso di osservare, infatti, che durante il periodo estivo la vegetazione e davvero rigogliosa e lassù la presenza e ostativa le osservazioni di carattere meramente geologico. Al contrario nei periodi autunnali ed invernali l'osservazione della flora è favorita.
lunedì 13 agosto 2007
PREMESSA ED OBIETTIVI.
La tesi propone la realizzazione di un sistema geografico riguardante un percorso possibile sui Monti Berici, area collinare situata nella parte sud occidentale della provincia di Vicenza. Lo studio e’ effettuato attraverso l’analisi della geografia, morfologia del territorio di una zona della provincia di Vicenza. Il comprensorio montuoso dei Colli Berici e’ rappresentato da un territorio che comprende diversi comuni amministrativi. Lo studio ha infatti interessato i comuni di San Germano dei Berici, Grancona, Villaga, Sossano e Barbarano Vicentino, Mossano, Longare, Nanto. Lo scopo prefisso è la realizzazione di un webgis per la gestione di percorsi naturalistici. L’area berica è molto interessante sotto il profilo paesaggistico e naturalistico. Questa zona è stata valutata come interessante per l’approccio territoriale in seno alla realizzazione di un webgis per la sua costante e rinnovata ricerca verso un livello qualitativo della vita che prende spunto dalle attività culturali, sociali e di difesa e conservazione del patrimonio naturale. L’obiettivo del webgis è infatti quello di progettare e gestire una serie di percorsi escursio-naturastistici da inserire nel contesto dei rilievo montuosi nel territorio berico. Il Territorio berico preso in considerazione è quello racchiuso dal perimetro formato dai comuni di San Germano dei Berici, Grancona, Villaga, Sossano e Barbarano Vicentino. Il processo di attuazione si basa su due linee principali. La prima è il rispetto rigoroso dell’analisi di uno studio scientifico. La tesi propone un possibile percorso naturalistico sui monti berici. La proposta di redigere un piano escursionistico per poi realizzare un gis e poi un webgis, è stata l’occasione ed ha fornito lo spunto per predisporre uno studio di tipo geografico, geologico, climatico, naturalistico dell’area oggetto di studio. Questo studio è attuato con questa tesi di laurea attraverso cui potesse anche essere concretamente realizzato lo studio di fattibilità per una serie di percorsi di cui c’è anche una base geografica e scientificamente monitorizzata anche on-line da tutti coloro che intendono avvicinarsi a questo territorio. La scelta è stata suggerita e poi indotta dalla grande varietà delle caratteristiche geografiche climatiche morfologiche storico sociali e biologiche della zona del territorio esaminata. La porzione di territorio presa in esame e quella relativa al gruppo di colline situato nella zona sud occidentale della provincia di Vicenza si è supposto di proporre un percorso naturalistico orientato alla rivalutazione di un'area in cui sono presenti costruzioni denominate "casotti". I percorsi naturalistici scelti sono localizzati intorno al paese di San Gottardo nel comune di Zovencedo, nelle aree dei comuni di Villaga e San germano. Si evidenzia, come anche durante il corso della redazione avvenuto, sia consigliabile effettuare i percorsi naturalistici nel periodo dell'anno che va dal termine dell'inverno alla primavera inoltrata, quando il ciclo di riattivazione e risveglio dell'attività vegetativa non è giunto al massimo vigore, in modo da riuscire ad evidenziare in maniera adeguatamente distinta gli aspetti biologici e geologici dell'area. E appena il caso di osservare, infatti, che durante il periodo estivo la vegetazione e davvero rigogliosa e lassù la presenza e ostativa le osservazioni di carattere meramente geologico. Al contrario nei periodi autunnali ed invernali l'osservazione della flora e invece - favorita.
PREMESSA ED OBIETTIVI
1 - INQUADRAMENTO DELL’AREA DI STUDIO
1.1 - Caratteristiche geografiche generali ( clima, geografia descrittiva dell’area di interesse, uso del suolo, insediamenti, con inserimento nel contesto provinciale
1.2 - Caratteristiche geomorfologiche
1.2.1 - Le sezioni vallive della Val Liona e della Valli di Fimon
1.2.2 - Carsismo
1.2.3 - Laghi e reti di canali
1.3 - Caratteristiche geologiche ed idrogeologiche
1.3.1 – La Formazione di Priabona
1.3.2 - La formazione di Castelgomberto
1.3.3 - La successione degli strati
1.3.4 - La formazione della Scaglia Rossa
1.3.5 - La laguna
1.4 - Caratteristiche paesaggistiche
1.4.1 Il paesaggio articolato della collina
1.4.2 Macchia arbustiva e boschiva
1.5 - Caratteristiche faunistiche
1.5.1 Composizione della fauna e fattori che la caratterizzano
1.5.2 Disponibilità delle risorse e habitat
1.5.3 Peculiarità ornitologiche dell’area montuosa berica
1.5.4 Fauna delle zone umide dell’area berica
1.5.5 Fauna dell’area coltivata
1.5.6 Fauna ittica
1.5.7 Fauna della parte boschiva dell’area berica
1.5.8 Avifauna del lago di Fimon e dell’area della Val Liona
1.5.9 Rapaci del comprensorio berico
1.5.10 Fauna notturna dell’area berica
1.5.11 Fauna volatile dell’area bercia di collina e mezza pianura
1.5.12 Rettili dell’area berica
1.5.13 Invertebrati dell’area berica
1.6 - Caratteristiche floristico-vegetazionali e forestali
1.6.1 - Storia della vegetazione dei colli berici
1.6.2 – Ecologia della vegetazione
1.6.3 – L’area boschiva del territorio montuoso berico
1.6.4 – Le essenze
1.6.5 – Microambienti dei Colli Berici
1.6.6 – La distribuzione delle specie arboree e arbustive nell’area montuosa dei berici
1.6.7 – Il processo di incarsimento, i covoli e la presenza caratteristica delle specie legnose
1.6.8 – Il disboscamento e l’influenza antropica
1.6.9 - La presenza del castagneto
1.6.10 La vegetazione negli scaranti
1.7 - Assetto socio-economico
1.7.1 Attività agrosilvopastorali
1.7.2 La produzione caratteristica della Val Liona
1.7.3 La pastorizia
1.7.4 Il taglio dei boschi
1.7.5 Attività estrattive
1.7.5 La pietra di Vicenza
1.7.6 Le miniere
1.7.7 L’uso della sabbia silicea
1.8 - Assetto archeologico, storico-culturale ed antropologico
2 - TOPOGRAFIA, CARTOGRAFIA E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO
2.1 - Cenni di geografia, topografia e di cartografia inseriti nel contesto della Tesi
2.1.2 Geografia
2.1.3 La scienza geografica
2.1.4 Differenze tra geografia e cartografia
2.1.5 Cenni sulla storia della geografia
2.1.6 La geografia nel Medioevo
2.1.7 Gli arabi e la geografia
2.1.8 Metodologia
2.1.9 Approcci correlati in geografia
2.1.10 Branche della scienza geografica
2.1.11 Strumento della geografia
2.1.12 Il termine topografia
2.1.13 Definizione della topografia
2.1.14 Storia della topografia
2.1.15 Introduzione alla topografia e alla geodesia
2.1.16 La costruzione delle carte geografiche e la topografia
2.2 - Topografia e metodi di rilievo classici: misure dirette in campagna, rilievo fotogrammetrico terrestre,
2.2.1 Triangolazione e il rilevamento del terreno
2.2.2 Rilevamento sul terreno
2.2.3 Rilievo topografico e rilevamento planimetrico
2.2.4 Raffigurazione della carta
2.2.5 Metodo per allineamento e squadri
2.2.6 Metodo per celerimensura
2.2.7 Metodo per poligonazioni
2.2.8 Fotogrammetria
2.3 - Topografia e metodi di rilievo innovativi: GPS, riprese satellitari a varia banda
2.3.1 Rilievo topografici con il GPS
2.3.2 Rilievo statico
2.3.3 Rilievo statico veloce
2.3.4 Rilievo cinematico
2.4 - Istituzioni e fonti cartografiche
2.4.1 IGM – Istituti Geografico Militare
2.4.2 Compiti istituzionali dell’IGM
2.4.3 Produzioni dell’IGM
2.4.4 Reti geodetiche IGM
2.4.5 Cartografia IGM
2.4.6 Istituto Idrografico della Marina
2.4.7 Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA)
2.4.8 Servizio Geologico Nazionale
2.4.9 Catasto
2.5 - Dotazione cartografica del comprensorio: carte storiche
2.6 - Dotazione cartografica del comprensorio: carte attuali, tematiche e di base
2.7 – Scelta della cartografia idonea per la tipologia dell’indagine svolta
3 - SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI
3.1 - Sistemi Informativi Territoriali:generalità e caratteristiche
3.2 – elementi di Progettazione di Sistemi Informativi Territoriali
3.2.1 Progettazione di un gis
3.2.2 Valutazione relativa al progetto e gestione di un sistema informativo territoriale
3.2.3 Team project
3.2.4 Linguaggio
3.2.4 Aspetti metodologici
3.2.5 Analisi delle funzioni
3.2.6 Analisi dei dati
3.2.7
3.2.8 Sistemi informativi e GIS
3.2.9 Un sistema informativo geografico (Geographic Information System GIS)
3.2.10 Modello dei dati
3.2.11 Informazioni geometriche
3.2.12 Informazioni topologiche
3.2.13 Informazioni informative
3.2.14 Database relazionale
3.2.15 Tipologia di dati geografici
3.2.16 I dati vettoriali
3.2.17 Il dato raster
3.2.18 I dati vettoriale e i dati raster e loro utilizzo
3.2.19 Funzionalità
3.2.20 L’overlay topologico
3.2.21 Le query spaziali
3.2.22 Il buffering
3.2.23 La segmentazione
3.2.24 La network analysis
3.2.25 Campo d’azione
3.2.26 Tutte le attività che tradisonalmente hanno fatto uso di carte geografiche
3.2.27 Evoluzione
3.2.28 GIS: struttura funzionale
3.2.29 GIS: utenti
3.2.30 Classificazione per tipi di cartografia automatica
3.2.31 GIS raster
3.2.32 GIS vettoriale
3.2.33 Attività operative – la componente geometrica di un GIS
3.2.34 Le problematiche relative al rilievo e modalità di approccio
3.2.35 Precisione
3.2.36 Generazone della carta in un GIS
3.2.37 Progettazione di una carta
3.2.38 Definizione delle finalità e dei requisiti della mappa
3.2.39 Scala e supporti della mappa
3.2.40 Elementi di una carta in un GIS
3.2.41 Layout della carta nei GIS
3.2.42 Il taglio cartografico dei sistemi informativi territoriali
3.2.43 Produzione della mappa dei GIS
3.2.44 Struttura gerarchica della mappa
3.2.45 Cartografia e la tipologia della variabili visuali
3.2.46 Etichettatura della mappa
3.2.47 Statistica e cartografia
3.2.48 Creazione del database cartografico
3.2.49 Acquisizione del campo
3.2.50 Attività di input manuale
3.2.51 Attività di digitalizzazione
3.2.52 Digitalizzazione della realizzazione di un GIS
3.2.53 Modalità di digitalizzazione
3.2.54 Scelta di cosa digitalizzare
3.2.55 Scelta di quanto digitalizzare
3.2.55.1 Scanner
3.2.56 Digitalizzazione di tipo heads-up
3.3 – Strumenti per la realizzazione e gestione dei Sistemi Informativi Territoriali
3.3.0.1 Database e organizzazione degli attributi
3.3.1 - Rilievo GPS a basso costo con sistema pocket pc in ambito montuoso basandosi su sistema informativo territoriale su palmare in ambiente mobile gis
3.3.2 – l’adozione dei DEM nella rappresentazione del territorio
3.3.2.1 Impiego dei DEM GIS
3.3.2.2 Modello digitale di elevazione
3.3.2.3 Tecniche di produzione DEM
3.2.2.4 Impiego dei DEM nei GIS
3.2.2.5 Modello digitale di elevazione
3.2.2.6 TIN Triangulated Irreg
3.2.2.7 3D Modeling
3.2.2.8 Pianificazione ambientale e 3D Modeling
3.2.2.9 Un esempio Google Earth
3.2..2.10 La modellazione tridimensionale
3.3.3 VRML
3.3.3.1 Vantaggi del VRML Virtual Reality Modeling Language
3.3.4 – Analisi di confronto dei software open source utilizzabili per la realizzazione e gestione del WEB GIS: Qgis, Grass, Alov, CompeGPS, Ozieexplorer, Fgis, CristineGIS, webgis del CAI
4 - CASO DI STUDIO: LA PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI PERCORSI ESCURSIONISTICI SUI MONTI IBERICI MEDIANTE L’UTILIZZO DI UN
WEB GIS
4.1 - La progettazione di un sistema di percorsi escursionistici: metodologia ed applicazione sui “casotti” dei monti berici- Descrizione sintetica dell’iter di lavoro- Strumenti informatici scelti
4.2
5 – CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
6 – BIBLIOGRAFIA
ALLEGATI
1 - Glossari
2 – Schede tecniche sintetiche sulle caratteristiche delle metodologie innovative di rilievo
3 - Schede tecniche sintetiche sulle caratteristiche dei programmi open source
4 – Tavole
5 – Monografie dei manufatti
Premessa ed obiettivi
Pubblicazione dell'Indice della Tesi aggiornato.
http://docs.google.com/Doc?id=dfk2zw28_5fhcknc
lunedì 6 agosto 2007
Organizzazione dei capitoli
1) copertina_frontespizio_dati_personali
2) indice
3) premessa ed obiettivi
4) primo capitolo
5) secondo capitolo
6) terzo capitolo
7) quarto capitolo
8) conclusioni
9) bibliografia
10) allegati
Dei singoli file in formato Winword farò un upload nello spazio reposity del sito web della tesi di laurea.
Indice
PREMESSA ED OBIETTIVI1 - INQUADRAMENTO DELL’AREA DI STUDIO
1.1 - Caratteristiche geografiche generali ( clima, geografia descrittiva dell’area di interesse, uso del suolo, insediamenti, con inserimento nel contesto provinciale1.2 - Caratteristiche geomorfologiche
1.2.1 - Le sezioni vallive della Val Liona e della Valli di Fimon
1.2.2 - Carsismo
1.2.3 - Laghi e reti di canali1.3 - Caratteristiche geologiche ed idrogeologiche
1.3.1 – La Formazione di Priabona
1.3.2 - La formazione di Castelgomberto1.3.3 - La successione degli strati
1.3.4 - La formazione della Scaglia Rossa
1.3.5 - La laguna1.4 - Caratteristiche paesaggistiche
1.4.1 Il paesaggio articolato della collina
1.4.2 Macchia arbustiva e boschiva1.5 - Caratteristiche faunistiche
1.5.1 Composizione della fauna e fattori che la caratterizzano
1.5.2 Disponibilità delle risorse e habitat
1.5.3 Peculiarità ornitologiche dell’area montuosa berica
1.5.4 Fauna delle zone umide dell’area berica
1.5.5 Fauna dell’area coltivata
1.5.6 Fauna ittica
1.5.7 Fauna della parte boschiva dell’area berica
1.5.8 Avifauna del lago di Fimon e dell’area della Val Liona
1.5.9 Rapaci del comprensorio berico
1.5.10 Fauna notturna dell’area berica
1.5.11 Fauna volatile dell’area bercia di collina e mezza pianura
1.5.12 Rettili dell’area berica
1.5.13 Invertebrati dell’area berica1.6 - Caratteristiche floristico-vegetazionali e forestali
1.6.1 - Storia della vegetazione dei colli berici
1.6.2 – Ecologia della vegetazione
1.6.3 – L’area boschiva del territorio montuoso berico
1.6.4 – Le essenze
1.6.5 – Microambienti dei Colli Berici
1.6.6 – La distribuzione delle specie arboree e arbustive nell’area montuosa dei berici
1.6.7 – Il processo di incarsimento, i covoli e la presenza caratteristica delle specie legnose
1.6.8 – Il disboscamento e l’influenza antropica
1.6.9 - La presenza del castagneto
1.6.10 La vegetazione negli scaranti1.7 - Assetto socio-economico
1.7.1 Attività agrosilvopastorali
1.7.2 La produzione caratteristica della Val Liona
1.7.3 La pastorizia
1.7.4 Il taglio dei boschi
1.7.5 Attività estrattive
1.7.5 La pietra di Vicenza
1.7.6 Le miniere
1.7.7 L’uso della sabbia silicea1.8 - Assetto archeologico, storico-culturale ed antropologico
2 - TOPOGRAFIA, CARTOGRAFIA E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO
2.1 - Cenni di geografia, topografia e di cartografia inseriti nel contesto della Tesi
2.1.2 Geografia
2.1.3 La scienza geografica
2.1.4 Differenze tra geografia e cartografia
2.1.5 Cenni sulla storia della geografia
2.1.6 La geografia nel Medioevo
2.1.7 Gli arabi e la geografia
2.1.8 Metodologia
2.1.9 Approcci correlati in geografia
2.1.10 Branche della scienza geografica
2.1.11 Strumento della geografia
2.1.12 Il termine topografia
2.1.13 Definizione della topografia
2.1.14 Storia della topografia
2.1.15 Introduzione alla topografia e alla geodesia
2.1.16 La costruzione delle carte geografiche e la topografia2.2 - Topografia e metodi di rilievo classici: misure dirette in campagna, rilievo fotogrammetrico terrestre,
2.2.1 Triangolazione e il rilevamento del terreno
2.2.2 Rilevamento sul terreno
2.2.3 Rilievo topografico e rilevamento planimetrico
2.2.4 Raffigurazione della carta
2.2.5 Metodo per allineamento e squadri
2.2.6 Metodo per celerimensura
2.2.7 Metodo per poligonazioni
2.2.8 Fotogrammetria
2.3 - Topografia e metodi di rilievo innovativi: GPS, riprese satellitari a varia banda
2.3.1 Rilievo topografici con il GPS
2.3.2 Rilievo statico
2.3.3 Rilievo statico veloce
2.3.4 Rilievo cinematico
2.4 - Istituzioni e fonti cartografiche
2.4.1 IGM – Istituti Geografico Militare
2.4.2 Compiti istituzionali dell’IGM
2.4.3 Produzioni dell’IGM
2.4.4 Reti geodetiche IGM
2.4.5 Cartografia IGM
2.4.6 Istituto Idrografico della Marina
2.4.7 Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA)
2.4.8 Servizio Geologico Nazionale
2.4.9 Catasto
2.5 - Dotazione cartografica del comprensorio: carte storiche
2.6 - Dotazione cartografica del comprensorio: carte attuali, tematiche e di base2.7 – Scelta della cartografia idonea per la tipologia dell’indagine svolta
3 - SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI
3.1 - Sistemi Informativi Territoriali:generalità e caratteristiche3.2 – elementi di Progettazione di Sistemi Informativi Territoriali
3.2.1 Progettazione di un gis
3.2.2 Valutazione relativa al progetto e gestione di un sistema informativo territoriale
3.2.3 Team project
3.2.4 Linguaggio
3.2.4 Aspetti metodologici
3.2.5 Analisi delle funzioni
3.2.6 Analisi dei dati
3.2.7
3.2.8 Sistemi informativi e GIS
3.2.9 Un sistema informativo geografico (Geographic Information System GIS)
3.2.10 Modello dei dati
3.2.11 Informazioni geometriche
3.2.12 Informazioni topologiche
3.2.13 Informazioni informative
3.2.14 Database relazionale
3.2.15 Tipologia di dati geografici
3.2.16 I dati vettoriali
3.2.17 Il dato raster
3.2.18 I dati vettoriale e i dati raster e loro utilizzo
3.2.19 Funzionalità
3.2.20 L’overlay topologico
3.2.21 Le query spaziali
3.2.22 Il buffering
3.2.23 La segmentazione
3.2.24 La network analysis
3.2.25 Campo d’azione
3.2.26 Tutte le attività che tradisonalmente hanno fatto uso di carte geografiche
3.2.27 Evoluzione
3.2.28 GIS: struttura funzionale
3.2.29 GIS: utenti
3.2.30 Classificazione per tipi di cartografia automatica
3.2.31 GIS raster
3.2.32 GIS vettoriale
3.2.33 Attività operative – la componente geometrica di un GIS
3.2.34 Le problematiche relative al rilievo e modalità di approccio
3.2.35 Precisione
3.2.36 Generazone della carta in un GIS
3.2.37 Progettazione di una carta
3.2.38 Definizione delle finalità e dei requisiti della mappa
3.2.39 Scala e supporti della mappa
3.2.40 Elementi di una carta in un GIS
3.2.41 Layout della carta nei GIS
3.2.42 Il taglio cartografico dei sistemi informativi territoriali
3.2.43 Produzione della mappa dei GIS
3.2.44 Struttura gerarchica della mappa
3.2.45 Cartografia e la tipologia della variabili visuali
3.2.46 Etichettatura della mappa
3.2.47 Statistica e cartografia
3.2.48 Creazione del database cartografico
3.2.49 Acquisizione del campo
3.2.50 Attività di input manuale
3.2.51 Attività di digitalizzazione
3.2.52 Digitalizzazione della realizzazione di un GIS
3.2.53 Modalità di digitalizzazione
3.2.54 Scelta di cosa digitalizzare
3.2.55 Scelta di quanto digitalizzare
3.2.55.1 Scanner
3.2.56 Digitalizzazione di tipo heads-up
3.3 – Strumenti per la realizzazione e gestione dei Sistemi Informativi Territoriali
3.3.0.1 Database e organizzazione degli attributi
3.3.1 - Rilievo GPS a basso costo con sistema pocket pc in ambito montuoso basandosi su sistema informativo territoriale su palmare in ambiente mobile gis3.3.2 – l’adozione dei DEM nella rappresentazione del territorio
3.3.2.1
3.3.2.2
3.3.2.3
3.2.2.4
3.2.2.5
3.2.2.6 TIN Triangulated Irreg
3.2.2.7 3D Modeling
3.2.2.8 Pianificazione ambientale e 3D Modeling
3.2.2.9 Un esempio Google Earth
3.2..2.10 La modellazione tridimensionale
3.3.3
3.3.3.1
3.3.4 – Analisi di confronto dei software open source utilizzabili per la realizzazione e gestione del WEB GIS: Qgis, Grass, Alov, CompeGPS, Ozieexplorer, Fgis, CristineGIS, webgis del CAI
4 - CASO DI STUDIO: LA PROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI PERCORSI ESCURSIONISTICI SUI MONTI IBERICI MEDIANTE L’UTILIZZO DI UN WEB GIS
4.1 - La progettazione di un sistema di percorsi escursionistici: metodologia ed applicazione sui “casotti” dei monti berici- Descrizione sintetica dell’iter di lavoro- Strumenti informatici scelti
4.2
5 – CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE6 – BIBLIOGRAFIAALLEGATI1 - Glossari2 – Schede tecniche sintetiche sulle caratteristiche delle metodologie innovative di rilievo3 - Schede tecniche sintetiche sulle caratteristiche dei programmi open source
4 – Tavole
5 – Monografie dei manufatti